Giuseppe Stagnitta,
"Cancellare il passato",
in Raffaella Bozzini, Giuseppe Stagnitta Rievolution,
Edizioni Dietro le Quinte, Catania, 2023,
(catalogo).



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Fra le prime tag/icona apparse nelle strade italiane ci sono quelle di Cuoghi e Corsello: "Anche mia mamma - scrive Monica Cuoghi - scriveva il suo nome Flora sulle cementificazioni cerotti infausti della sua Palazza, ex casa dei Benedettini. Per punizione alle elementari durante l'intervallo sono stata dal mio maestro chiusa in classe per pulire i disegni che facevo sui tavolini di tutti, sconfortata mi hanno aiutata le maestre senza buoni risultati. Negli anni Settanta alle medie tutti scrivevamo il nostro nome, era come un virus. Modificato, a palloncino, arzigogolato, sui diari, sui banchi; sono stata rimproverata dal preside per essermi riempita le braccia di disegni. Eravamo incessanti produttori di disegni e loghi, usavamo la fotografia e la fotocopia come elemento di moltiplicazione per collage, esperimenti fotografici come le foto di foto, figurine da incollare sui muri, rimasticavamo e rimasticavamo ancora il nostro linguaggio.
Un'estate abbiamo deciso di non lasciare sguarnita nessuna strada del centro storico così da usarne la cartina e segnare tutte le strade colpite: in poco tempo nessuna era priva del bombardamento sistematico.
Io ero molto più veloce, una bomber naturale e, mentre facevo tante oche, Claudio scriveva un solo Cane Cotto per questo che erano tantissime di più, ma era un suo modo di fare, gli piacevano i disegni che ti sorprendevano che li vedevi in punti nascosti misteriosi. Si sa che d'estate i giornali hanno meno da scrivere così che per tre giorni di seguito parlarono di questi disegni che stavano invadendo la città e in seguito molti scrissero e parlarono di Pea Brain".
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