Paola Naldi,
"Monica Cuoghi, una performance fra le dee",
La Repubblica Bologna,
8 febbraio 2020,
(quotidiano).

 

articolo

 



Oggi alle 18 al Parri


Monica Cuoghi, una performance fra le dee

 

Chi segue l'arte di Cuoghi Corsello, all'anagrafe Monica Cuoghi e Claudio Corsello, sa che la coppia non ha mai esaurito la propria creatività sui muri delle strade - le famose papere Pea Brain o le tag di canecotto in primis -, ma ha esplorato linguaggi differenti, dalla pittura alla fotografia alla performance, per mettere in risalto il lato meno superficiale, enigmatico, magmatico, alchemico della nostra realtà. In questo senso dal 2001 è nato il programma per porre in evidenza le energie femminili della città, sviluppatosi in mostre, installazioni e performance e, dallo scorso anno, nel progetto "Bo Dea". Arrivato alla terza tappa, quest'ultimo si concretizzerà oggi alle 18 nella sala ex refettorio dell'Istituto storico Parri (via Sant'Isaia 20), con un evento che è un po' mostra, un po' installazione, un po' azione.
Sotto gli affreschi del Duecento che rafligurano scene sacre e Santa Margherita, Monica Cuoghi e altre donne allestiranno opere differenti che si ispirano alle figure delle dee di ogni epoca, mitiche e reali, religiose e pagane. Lo spazio sarà occupato da una struttura composta da otto porte, simboli dell'infinito, del passaggio e della femminilità.
«Santa Margherita tiene in mano il fiore di loto che è simbolo dell'unione della Chiesa d'Oriente e quella d'Occidente - spiega Monica -. E partendo dall'idea di sacralità allestiremo una mensa, una composizione con opere e oggetti differenti che rappresentano in maniera metaforica offerte e doni a divinità femminili». Per realizzare il progetto Monica Cuoghi ha invitato 15 donne - artiste, antropologhe ma anche persone che fanno mestieri non artistici- che si sono immedesimate in altrettante dee quali Ecate, Diana, Bastet, Amaterasu, Tempesta, Kora, Kali.
«Crediamo nelle energie dei luoghi e degli spazi e Bologna è per definizione una città femminile, accogliente con i suoi portici in cui si incontrano civiltà differenti - commenta ancora Monica -. Ma le energie possono essere anche negative e
pericolose: noi cerchiamo di mettere in evidenza quanto c'è di positivo, la parte creativa e generatrice delle donne. Cerchiamo di trattenere l'energia positiva››.
In passato questo particolare rito ha dato vita ad una processione nel giomo di Ferragosto, ad una messa di Natale al Mambo e poi, durante Arte Fiera, all'occupazione pacifica del parcheggio del Baraccano: le ragazze pagavano il parcheggio e occupavano con i loro corpi gli stalli riservati alle macchine liberando, per una sera, la piazza dalle auto.
"Bo Dea" al Parri si vedrà poi dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle ore 18.30; il sabato dalle 10 alle 13. - p.n.